Nell'edizione 2004-2005 della planners network disorientation guide barbara rahder scrive: Chi è un "vero" pianificatore? Che cosa rende una persona un "vero" pianificatore ed un'altra persona no? Com'è deciso e da chi? Queste sono le domande che gli studenti che decidono di iniziare un percorso di studi di pianificazione - abbia essa un taglio urbanistico o ambientale o territoriale - mi pongono con maggior frequenza. Non è facile rispondere. In particolare per chi come me è cresciuto alla scuola di Venezia dove pluralità ed interdisciplinarità erano basi fondanti. Durante il corso tenuto nel 2005 alla scuola di architettura di Alghero agli studenti di pianificazione, mi sono resa conto che era difficile restituire loro la complessità di visioni e contributi del nostro mestiere. Per cui partendo dalla possibilità offerta dalla presenza di Edoardo Salzano ho chiesto agli studenti di formulare, divisi in gruppi, domande che ritenevano fondamentali e a cui "volevano" risposte. Ne abbiamo fatto una prima scrematura che ha permesso una magistrale lezione di Salzano sulla "sua" idea ed esperienza di pianificazione. In una fase successiva, quando ho cominciato a concepire l'idea di costruire un'archivio con le testimonianze di pianificatori e pianificatrici, con Lorenzo Cotti, Tanja Congiu e Giuseppe Onni abbiamo rielaborato le domande semplificandole e dividendole in gruppi quali "la figura professionale", "etica" e "progettazione". È nata a quel punto con la collaborazione delle studentesse e degli studenti, che raccolgono e catalogano i dati, il progetto 10 domande ad un pianificatore. |
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Il modulo per l’intervista da scaricare in formato *.pdf (italiano, inglese, spagnolo e francese) |
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